Un’intervista a Satoe Tone

Il nostro giardino oggi è un fazzoletto. Quando abbiamo varcato la soglia segreta oltre la siepe, abbiamo avuto l’impressione che tutto fosse diventato piccolo; non che gli alberi si siano abbassati o i fiori rimpiccioliti, ma è come se ogni minuscolo dettaglio apparisse di colpo nitido, forte, evidente.
Sul prato c’è una coperta azzurra e io invito Satoe Tone, che è qui accanto a me, ad accomodarsi sull’erba.
Benvenuta Satoe nel nostro giardino.
La tua presenza ci onora e mi pare che l’intero giardino ti voglia renedere omaggio mettendo in mostra tutte le sue foglie e tutti i suoi fili d’erba.
Non mi sorprende affatto visto che osservando le tue tavole ci si sente dotati della vista dei gatti o dei pettirossi: ogni più piccola cosa appare chiara, ciò che avevamo trascusarto con una sguardo sommario torna a chiamare la nostra attenzione.
Cosa rappresentano per te i dettagli?

In realta non ci penso tanto. Non é una cosa da ragionare. Non dò niente importanza a niente.
Però mi piace sempre osservare le cose piccole. Quindi disegno le cose che mi piacciono.
Solo lascio andare la mano destra come vuole.

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Abbiamo il privilegio di ospitare a Radice-Labirinto le tavole originali del libro “Questo posso farlo” edito in Italia da Kite. Osservate da molto vicino le tue illustrazioni rivelano un mondo di minuscoli racemi, fili d’erba, foglie, bacche. E’ disarmante notare come sei riuscita a dare voce alla materia e al colore preservando intatta una sensazione di leggerezza.
Che cos’è per te il colore?

A me piace usare il colore bianco. Però comincio sempre dal colore scuro… tipo seppia, il colore della terra.
Poi metto tanti altri colori, colore di erba, colore di acqua… tutti colori della natura.
L’ultimo è bianco. Però non c’è perchè.
Quando disegno, non penso “perché”. Disegno come voglio.
Mi piace usare il bianco, non so perché. Credo che colori esprimano sentimenti.

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Il giardino è tutto un fremito, eppure non c’è vento. L’aria è limpida e qualche formica corre lungo la coperta alla ricerca di cibo. Una farfalla cavolaia ci vola accanto e un filo lucente di una ragnatela appare per un attimo e poi scompare. Inutile cercare di trattenere l’attimo magico in cui l’anima di un luogo appare, ma nelle tue illustrazioni, cara Satoe, pare di sentire il vento e di potersi fermare ad ascoltare il suono delle foglie che crescono, anche se tutto è immobile.
Che tipo di relazione c’è, nella tua poetica, tra la natura e le figure?

Gli animali che sono i miei personaggi e vivono nella natura. Quindi una cosa naturale disegno la natura.

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Immergersi in un giardino è facile se si ha la capacità di diventare invisibile; anche nelle tue tavole è possibile essere assorbiti, oltrepassare una soglia sottile e trovarsi parte di un mondo dentro al mondo, dove la dimensione del sogno avvolge le storie piccole che lo abitano. Quali figure, fiabe e miti popolano il tuo immaginario?

Leggevo sempre da sola poi dopo disegnavo da sola. Molte storie vengono dalla mia esperienza.

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Cara Satoe, il giardino brulica di vita: le rane nello specchio d’acqua poco lontano da qui gracidano, le libellule sfiorano le foglie dei faggi, le formiche tracciano piste tra l’erba, le coccinelle ronzano tra le rose…sei arrivata tu e un’incatesimo ha tramutato il giardino nel “regno delle minuzie”. Quante cose possono sfuggirci! Quale parte di un giardino preferisci? C’è un luogo che più di altri ti chiama nei momenti di quiete o di creatività? Qual è il tuo giardino segreto?

Accanto al mio cane.

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Una dolcissima luce azzurra è scesa tra gli alberi, non è né sera né giorno. L’aria sembra piena di mille bollicine iridescenti, i cespugli risplendono di lucciole. Pare di sentire una melodia venire da lontano. Satoe è perfetta, seduta tra l’erba sembra che abbia sempre fatto parte di questo giardino, creatura minuscola tra altre piccole creature. Non vogliamo rompere l’incantesimo e ci allontaniamo in silenzio lasciando che il sogno lasci il posto alla realtà.

Grazie a Satoe Tone per essere stata nel nostro giardino.

Biografia

satoe-tone-radice-labirinto (1)Satoe Tone è nata in Giappone e vive in Italia. Ha studiato illustrazione e graphic design a Kyoto. Nel 2012 è stata selezionata per l’Annual della Fiera del libro di Bologna. Nel 2013 riceve il Premio Internazionale d’Illustrazione dalla Fondazione SM.
Ama disegnare gli animali e la natura.
Le piace guardare le cose da punti di vista inconsueti ed è così che di solito trova l’ispirazione.

Un pensiero su “Un’intervista a Satoe Tone

  1. Leggere questa intervista è stato stamattina scoprire la bellezza di uno strano fiore in mezzo al bosco. Lo osservo meravigliata e mentre leggo le indispensabili parole capisco di trovarmi di fronte a qualcosa di prezioso.

    Grazie Satoe per consegnarci il tuo universo personale intatto, senza voler appropiarti di lui. Grazie Radice Labirinto per camminare lentamente nel bosco, con occhi aperti e passi attenti, e farci scoprire le sue ricchezze nascoste.

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