Un anno tra fiabe, libri e poesie #2

Questo post segue Un anno tra fiabe, libri e poesie #1: clicca qui per leggerlo.

Disegnare una mappa, 5 ottobre 2014, Carpi, Piazza Garibaldi

Da dove nasce un’evento? A volte sono i nostri lettori a suggerirci l’idea e nel caso di “Disegnare una mappa” è nato tutto dall’incontro con una maestra della scuola primaria, la quale è entrata in libreria per proporci di aiutarla a vendere il libro costruito insieme ai suoi bambini dopo il terremoto.
Non è facile per un libraio, ma credo per chiunque, dare un parere sincero quando con tanta aspettativa e speranza ci viene presentato un testo e ci viene richiesta una valutazione. Tuttavia non saremmo dei buoni librai se non selezionassimo con cura i libri e gli albi da esporre a scaffale, perciò siamo pronti di volta in volta a parlare con garbo a chi ci presenta un prodotto editoriale che potremmo definire “fai da te”. La scrittura è un processo delicato e affonda le sue radici nella parte più intima delle persone e anche coloro che si reputano aperti e disponibili alle critiche, si scoprono poi commossi o infastiditi davanti ad un diniego. Il caso della maestra era ancora più complesso perché si presentava a noi con un libro già pubblicato. Purtroppo la pubblicazione era stata fatta a pagamento (con una spesa anche consistente a carico della diretta interessata) e la casa editrice, non solo si era poi dimostrata restia a pubblicizzare il prodotto, ma era stata anche scorretta nelle modalità di vendita. Dunque ci siamo ritrovati con un libro di scarso valore, una maestra molto dolce e sensibile e una casa editrice infida. Che fare?

Di certo non potevamo promuovere il libro a Radice-Labirinto, saremmo stati poco coerenti con la nostra poetica e avremmo dato vita ad un precedente, ma nemmeno potevamo dimostrarci insensibili di fronte all’accaduto.
La cosa che potevamo fare era evitare che queste cose accadessero nuovamente. La responsabilità di quanto avvenuto non risiede tutta nella scorrettezza della casa editrice, ma anche nella valutazione del suo prodotto editoriale da parte della maestra.
Per quanto il lavoro dei bambini era evidente, appassionato e sentito il libro di quella terza primaria doveva rimanere in seno alla scuola. Si sarebbe potuto spendere molto meno se solo ci si fosse rivolti ad un tipografo e venduto le copie esclusivamente nell’ambito scolastico, devolvendo il ricavato alla ricostruzione post terremoto.

Quando dunque un libro per bambini è degno di vedere la stampa? Cosa rende prezioso e di qualità un albo illustrato? Che ruolo deve avere una casa editrice? E’ giusto pagare per pubblicare o meglio sarebbe che una casa editrice credesse per prima nel libro che decide di dare alle stampe? Volevamo creare un evento che portasse lettori, maestre e genitori ad una maggiore consapevolezza rispetto al buon libro per bambini e ragazzi e che nel suo piccolo mettesse un tassello a favore delle buone pratiche nell’ambito della letteratura per l’infanzia. “Disegnare una mappa” è nata dunque dal desiderio di spezzare un circolo vizioso tra lettori poco educati e case editrici di dubbia fama.

Così abbiamo chiesto asilo alla “Festa del racconto” di Carpi, proponendole un evento in grado di parlare in modo approfondito a tutti del buon libro per bambini e ragazzi. Con la scrittrice Nadia Terranova e la libraia ed editor Teresa Porcella, Radice-Labirinto ha riempito piazza Garibaldi di lettori curiosi, insegnanti, maestre, mamme e papà, nonni e bambini. Non vi avevamo mai visti tanto numerosi assistere ad una conferenza! Quando abbiamo dovuto passare il microfono allo scrittore sul palco dall’altro lato della piazza, si è avverttito un’eco di dissenso.
Mille occhi curiosi hanno sfogliato con Teresa Porcella gli albi illustrati, sono partiti alla scoperta di parti del libro dimenticate, hanno scovato dettagli e imparato a leggere tra le righe.
Con Nadia abbiamo parlato di cosa si intende per “buon libro”, esplorando vari generi letterari e facendo la spola, attraverso storie e racconti, tra il passato e il mondo editoriale contemporaneo.

Come ospite d’eccezione sul palco insieme a Teresa Porcella, ha cantato e raccontato anche l’autore musicista Jorge Lujan che con gentilezza infinita ha incantato il pubblico con la leggerezza e la bellezza del suo ultimo albo “Oh, i colori!” edito da Lapis.

Mentre le conferenze avevano luogo, Carlotta Casacci conduceva due laboratori creativi sul tema del libro. Quanta cura ci vuole per costruire un libro? Da quali parti è composto? Che differenza c’è tra un albo fatto da noi e quello che trovo in una buona libreria? Ispirandosi all’albo di Topipittori “Un foglio più un foglio” e ad un racconto di Bencivenga, “Pagina 22”, Carlotta ha guidato i bambini passo a passo, mentre gli adulti si godevano le parole di Nadia e Teresa.

Sarebbe difficile riportare in questo articolo tutte le parole spese a favore della buona letteratura per ragazzi, ma ciò che ci teniamo a dirvi è che “Disegnare una mappa” ha segnato per la libreria un passaggio importante: abbiamo visto spuntare i primi germogli di quasi due anni di semina instancabile.
Vedere piazza Garibaldi gremita di persone attente e meravigliate, ricevere, dal giorno seguente, tante telefonate da parte delle scuole, sapere che sareste rimasti ancora a lungo ad ascoltare Nadia e Teresa, ha messo nelle nostre vele vento buono per continuare a navigare.


Non fatevi mai scoraggiare da chi dice che oggi non c’è più niente per cui vale la pena lottare, che la gente è disinteressata e superficiale, che i tempi sono bui; certo non sarà mai facile, ma le persone hanno fame di cose autentiche, di riscoprire il valore della bellezza e del tempo, hanno bisogno di storie da raccontare. Non credete a chi vi propone solo cose stereotipate perchè così sarà più facile capirci qualcosa, noi di Radice-Labirinto non lo facciamo mai, puntiamo sempre in alto perché lo sappiamo che siete in grado di seguirci. Le cose complesse portano con sé la ricchezza di percorsi su misura per ciascuno, portano dubbi e domande, come fa la letteratura.

Vi invitiamo a leggere il seguente articolo di Nadia Terranova

ho imparato a non rubare ascoltando Mozart

e a rileggere “Il narratore” di Saki tratto dal libro di racconti “La zia ha adottato un licantropo”.

A questo post fa seguito Un anno tra fiabe, libri e poesie #3.

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