Pompei sta affiorando dal passato in tutto il suo splendore e mistero: siamo nell’Ottocento, e quella che per secoli è stata una città sepolta riprende vita sotto le mani attente e curiose degli archeologi. Ed è proprio in compagnia di uno di loro, suo fratello Caspian, che Vera arriva a Pompei dall’Inghilterra. La sua infanzia infelice, passata tra collegi arcigni e la fredda casa di una fredda zia, sta lasciando il posto a una stagione di viaggi e possibilità. Vera è sensibile, indipendente, solitaria. Forse è per questo che Ginestra la sceglie. Parla in modo strano, compare quando Vera meno se lo aspetta e sembra conoscere ogni angolo della città. Da dove arriva, e perché a Vera è istintivamente chiaro che l’amicizia che da subito le unisce va custodita come un segreto?
Con il suo stile traboccante di fascino e intensità, Beatrice Masini accompagna i suoi lettori in un tempo sconosciuto e sospeso tra le epoche, dove abita ciò che è eterno: l’amicizia, la sete di conoscenza, la nostalgia di chi non c’è più.