In questo libro, ormai un piccolo classico, superando gli schemi e la morale talvolta spietata delle favole classiche, Moravia non veste i panni del vecchio saggio o del sentenzioso maestro ma con illimitata fantasia e con sorprendente arguzia narra le avventure e le disavventure di una grande folla di animali umanizzati. O meglio: di uomini che si nascondono dietro una maschera animalesca. Come sempre accade con le favole, il debole si mescola ai forti, l’ingenuo agli astuti, il buono ai cattivi. Qui però la verità non ha le tinte della tragedia o i toni della farsa perché Moravia, attento conoscitore degli uomini, non rinuncia mai alla speranza, così che il lettore possa imparare divertendosi. Le sue storie si propongono, semplici, efficaci, esilaranti, per una lettura accattivante e per un’interpretazione autonoma e personale, adatta tanto al lettore adulto quanto a quello bambino. Sullo sfondo del tempo-senza-tempo della favola Moravia si è divertito a portare alla luce, con un’euforica libertà d’invenzione controllata da uno spirito razionale e avveduto, quell’immaginazione pura che il romanzo e il racconto realistici sono costretti a elaborare e a nascondere.