In un albo “a misura” destinato ai più piccini le parole sono ridotte all’essenziale perché si pensa che siano le immagini lo strumento più efficace per attirare l’attenzione dei bambini piccoli.
Tuttavia pare che Antonella Abbatiello, che pure ha ridotto all’osso le parole del suo albo limitandosi ad elencare i sostantivi e aggettivi che identificano le forme disegnate (la collina, rigogliosa, ecc), ritenga che le parole siano altrettanto significative per trasmettere bellezza e affascinare un bambino. Antonella Abbatiello ci dice questo attraverso le associazioni visive che le immagini del libro stringono tra loro per creare storie.
Una storia è fatta di parole e queste sono ancora più speciali se è la voce della mamma o del papà a renderle interessanti.
Le illustrazioni di Antonella Abbatiello portano gli albi per la prima infanzia ad un livello più alto, rispolverando una qualità editoriale che in molti similari è andata perduta.