Ispirato ad un poema persiano del XXII secolo.
“Una bella mattina,
al risveglio da un sogno agitato,
il poeta Attar si accorse di essere un’upupa”
Come sarebbe bello che un bambino di 5 anni o della scuola primaria sfogliasse questo libro godendo anche solo delle magnifiche illustrazioni! E chissà se facendosi leggere il testo o leggendolo da solo, alzerebbe le spalle dicendo “Boh! Non ci ho capito niente.” ma poi magari tornasse ancora e ancora a sfogliarlo perché il mistero esercita sempre un fascino irresistibile. E del resto che sollievo credere che non tutto sia lì per essere capito, non trovi?
L’invisibile varca la soglia della comprensione e ci interroga; o forse solo ci solletica, per poi lasciarci liberi o invece per metterci sulla strada di un lungo cammino. Davanti al dipanarsi della vita, sentendo l’affetto e l’amore, o semplicemente guardando un documentario naturalistico, anche il più ateo tra noi, si lascia sfuggire una domanda circa l’origine della bellezza e del dolore. Può essere una domanda fugace, inconsistente, le cui possibili risposte potranno non trovare che un minimo spazio nella nostra immaginazione, ma quell’interrogativo, per quanto piccolo, affiora, esiste, ed è già importante. Anche per un bambino, il cui non sapere è prezioso quanto il suo imparare giorno per giorno, un albo come questo può rappresentare più di una giusta domanda. Ma se attraversato con la coscienza di un ragazzo o di un adulto, allora “La conferenza degli uccelli” spalanca nel lettore un cielo tempestoso in cerca di quiete.
Siamo di fronte al capolavoro di un’artista straordinario che qui dà voce ad un poema persiano del dodicesimo secolo, i cui enigmi non smettono di affascinarci. Occorre cercare Simurg, il re perduto degli uccelli, che vive oltre sette misteriose valli che nascondono insidie mortali. Ciò che spinge al viaggio è una domanda: come sconfiggere il caos e la disperazione? Simurg esiste, l’Upupa ha trovato una sua piuma. Insieme ad altri uccelli, attraverserà la valle della Ricerca, dell’Amore, della Comprensione , del Distacco, dell’Unità, dello Stupore… in pochi arriveranno alla Montagna di Kaf dove scopriranno chi è Re Simurg. Un albo senza confini con tavole di così rara bellezza, da essere potenti custodi per un viaggio verso l’invisibile, tanto quanto il meraviglioso testo del poeta Farid ad-Din Attar.
Per iniziare una lettura con coscienza delle proprie domande, lo consiglio dagli 8 anni. Ottimo regalo per i ragazzi dai 12 anni. Per gli adulti sempre. Dai 5 anni nella biblioteca di classe, infanzia o primaria che sia.
Consiglio la lettura di questo articolo di Matteo Maculotti editato sul blog di Topipittori
https://www.topipittori.it/en/topipittori/un-diario-dalla-periferia-profonda