Oggi è molto difficile trovare in una libreria per ragazzi libri illustrati per bambini piccoli. L’editoria per ragazzi che si avvale del libro illustrato propone a catalogo solo testi dai sei anni in su, mentre sotto questa fascia d’età non si trovano che rare e sporadiche eccezioni.
Come mai? Eppure solo qualche decennio fa, il libro illustrato era ancora largamente presente sugli scaffali delle librerie nelle camerette dei bambini. Rivedo ancora mia madre seduta sul ciglio del letto intenta a leggermi la fiaba della buonanotte da un libro dalla copertina verde salvia sulla quale era raffigurato uno stormo di undici cigni che sollevavano in volo, su un’altalena fatta di giunchi, una fanciulla dai lunghi capelli dorati.
Di quella storia, così come per Biancaneve, io non vedevo altro che la copertina; le belle illustrazioni di Nancy Ekholm Burkert me le guardavo con attenzione a fiaba conclusa o il giorno successivo richiamando alla mente la trama della storia.
Qualche volta mia madre si sdraiava accanto a me mentre leggeva e allora potevo guardare le illustrazioni e indugiarvi con lo sguardo rapito per qualche tempo. Ricordo poi che la tavola con sfondo scuro in cui la matrigna di Biancaneve avvelenava la mela, mi faceva paura e che ero ben felice di girarla in fretta. L’ho rivista qualche tempo fa e non so cosa mi turbasse tanto di quella illustrazione perché apparentemente non vi è nulla di mostruoso; tuttavia mi sono meravigliata di ritrovare, osservandola, le stesse emozioni e la stessa inquietudine e di rinnovare con tanta lucidità le stesse visioni, la stessa sequenza di immagini che la storia mi evocava quando ero bambina.
Ho voluto raccontarvi questo perché credo fermamente che il libro illustrato abbia ancora oggi grandissime potenzialità e una dote unica, quella cioè di muovere l’immaginazione. Il bambino che non vede l’intera storia snocciolarsi in immagini davanti ai suoi occhi è invitato a costruire le sequenze visive nella sua mente. Disegnerà la storia a sua misura, vedrà solo quello che vorrà vedere e prendendo spunto dalle poche tavole presenti potrà ampliare il suo immaginario nella consapevolezza che quello che viene raffigurato è solo uno scorcio del mondo che una storia è in grado di costruire.
Il libro illustrato invita all’ascolto, al silenzio e all’attesa.
Ecco che questa epopea sumerica, tradotta qui con fare quasi fiabesco, potrebbe essere un valido inizio.
Alessia ne parla anche in una diretta Instagram, che puoi ascoltare qui: https://www.instagram.com/tv/CcQFqlCoknX/
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