Comprai questo albo senza parole quattro anni fa in Germania, e da allora mi capita di portarlo con me durante le mie formazioni.
Oggi Pulce edizioni lo porta in Italia permettendoci di mettere a scaffale, finalmente!, un album senza parole con un quid narrativo significativo e ben orchestrato.
Non è facile trovare oggi in una libreria un libro senza parole che trovi nell’assenza del testo la dignità di esistere. Costruire quello che viene spesso definito “silent book” non è a dispetto di quanto si creda, semplice; non basta togliere le parole, ma occorre che la storia trovi nelle illustrazioni una forza propulsiva sufficientemente potente da poter non solo fare a meno del testo, ma darci la sensazione che il testo sarebbe di troppo.
Potremmo definire il libro senza parole, un albo illustrato di eccezionale intensità. Camping di Eilika Muhlenberg riesce nell’impresa perché oltre ad essere un libro senza parole e anche quello che si definisce un albo brulicante, un albo dove più storie vivono contemporaneamente.
Come si può evincere dal titolo di copertina il protagonista principale (che probabilmente ha dato origine a tutta la storia nell’immaginazione dell’illustratrice) è un canotto gonfiabile a forma di coccodrillo. Seguendolo pagina dopo pagina, il lettore potrà intrecciare alla sua vicenda quella di tantissimi altri personaggi, non escludendo da questo elenco anche animali e piccoli nani da giardino.
Il tempo della narrazione è quello di una giornata trascorsa in campeggio, e dalla mattina alla sera si potranno assaporare diversi aspetti della vita all’aria aperta: dal montaggio di una tenda, al bagno nel lago, dal pranzo in spiaggia alla cena a lume di lanterna. A cucire insieme la trama sarà un forte temporale che scompiglierà le carte in tavola. A voi lo sguardo!
Dai tre anni.
Ps: come tutti gli albi brulicanti è uno spassoso cerca-trova o un modo per nominare il mondo.