Con l’albo “In spiaggia”, Susanna Mattiangeli e Vessela Nikolova avevano dato prova di saper guardare l’infanzia con l’attenzione di chi quell’età l’ha conservata dentro di sé. Si avverte nelle parole e nelle illustrazioni di “Al mercato”, un richiamo allegro e spensierato a giorni che sanno conservare qualcosa di unico eppure ripetibile, come se diventassero la matrice di un possibile “ancora”, esperienze che si fissano così vivide e precise da diventare non il racconto di “quella volta”, ma uno specchio di giorni bambini.
Quante volte sono stata, da bambina, al mercato di Via Albinelli a Modena? Eppure nella memoria quelle volte sono diventate una, un infinito distendersi di minuti, che si condensano nella frase “quando ero piccola andavo al mercato con la nonna” oppure “da piccola andavo in vacanza al mare”. E’ come se questi albi riuscissero a raccogliere e condensare speciali ricordi d’infanzia in un unico posto – un posto privilegiato essendo un libro – dove è possibile entrare quando lo si desidera e ritrovare pensieri sulle cose, su di sé, sul mondo.
E se In spiaggia il focus erano le persone, o meglio la fisionomia, gli atteggiamenti, i gesti e le posture dei corpi, in “Al mercato” troviamo un’attenzione agli oggetti. I banchi del mercato sono una fonte inesauribile di scoperte, perfino quando sono disegnati su una pagina. Un inventario colorato e variegato che, attraverso le parole di Susanna Mattiangeli, ci gustiamo con calma, seguendo il filo narrativo di una trama semplice, ma efficace: una bambina convalescente (è la stessa di “In spiaggia” non vi è dubbio) esce di casa per accompagnare la nonna al mercato. Occorre fare la spesa e comprare qualche accessorio e, chissà, magari anche un giocattolo.
In vero, i libri di Vessela Nikolva e Susanna Mattiangeli, paiono dirci che quei dettagli sono sempre stati lì, nella nostra memoria, bastava solo evocarli, richiamarli, rileggerli. E’ questo il senso profondo di meraviglia che ti coglie mentre si sfoglia “Al mercato”, la certezza di esserci anche tu nella storia, di sapere esattamente che profumo hanno i vestiti ammucchiati nelle ceste, che gesto farà l’ambulante porgendoti una scarpa, che consistenza ha la frutta disidratata al banco della verdura, quale cantilena userà il rivenditore di pesce per dirti che è tutto fresco e di prima qualità.
L’albo porta al lettore una sincronia così precisa tra testo e illustrazioni che si potrebbe pensare ad una sola autrice. Invece è proprio nella perfetta fusione delle due anime e dei due sguardi di Susanna e Vessela che sta la freschezza di “Al mercato”. Un dialogo invisibile dove gli interlocutori sono anche le cose, gli spazi, le persone, oltre che i ricordi evocati da una situazione tanto comune come il mercato cittadino. Su queste pagine si incontrano due immaginari differenti che pure hanno trovato il modo di raccontare la stessa storia.
Non vi è dubbio, siamo di fronte ad un albo perfettamente riuscito e non era scontato: replicare il successo di “In spiaggia” era difficile, eppure qui ritroviamo la stessa freschezza, la stessa bellezza e la stessa perspicacia di quella splendida giornata al mare. Ora non ci resta che sperare in una trilogia.
Della stessa autrice: In spiaggia. Puoi scoprirlo leggendo una recensione qui https://www.radicelabirinto.it/in-spiaggia/
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