Sulle modalità di discesa è pressoché inutile intervenire: ognuno sceglierà la modalità che più gli è congeniale apportando modifiche e variazioni in base alla sicurezza e alla padronanza acquisite.
I bambini che allargano le gambe mentre scivolano vogliono evidentemente limitare la loro velocità e non è dato sapere a priori se nel corso di un’intera giornata conquisteranno un senso di sicurezza tale da modificare la loro tecnica di approccio.
Quello che è certo è che i loro gesti, per quanto possano sembrarci insensati o bizzarri, sono i migliori in quel determinato momento. Lasciamo i bambini provare senza mortificarli o senza sovrapporre il nostro buon senso al loro, l’insicurezza viene superata per tentativi, prove ed errori. Se poi un bambino non è abbastanza coraggioso e si arrende al secondo tentativo, la cosa non ci deve affatto dispiacere o stupire perché vorrà dire che egli è perfettamente in grado di percepire i suoi limiti e, in armonia con la sua indole, lascerà lo scivolo per un gioco più confacente ai suoi desideri e alla sua predisposizione.
Ho visto molti genitori insistere e deludersi per un mancato successo. Tentar non nuoce, dice il proverbio, e un sano incoraggiamento da parte dell’adulto è più che giusto e naturale, ma perseverare, alle volte, è diabolico.
Questo post fa parte della serie UN MATERASSO ROSSO. Per leggere i post precedenti:
Un materasso rosso
Un materasso rosso #2
Genitori invadenti? #1 Tutti in fila!
Genitori invadenti? #2 Divieto di sosta
Genitori invadenti? #3 Alla rovescia