Questo articolo segue Buono come il latte, Buono come il latte #2 e Buono come il latte #3.
Come e cosa
Storie per bambini valigia
Li chiamo bambini valigia perché immaginando il ritmo della nostra quotidianità come un lungo tapis roulant (simili a quelli che trovate in aeroporto), sono in grado di accomodarvici sopra con grande disinvoltura lasciandosi trascinare senza troppa fatica.
Nella loro paciosa esistenza, i bambini valigia sono i nostri ascoltatori ideali.
Con l’unica accortezza di evitare i momenti citati in precedenza (allattamento, attività motoria e funzioni corporali) noterete che a questi bambini piace bearsi nella vostra voce: adagiati nell’ovetto, rilassati sul letto o su un morbido tappeto, soprattutto dalla nascita ai primi 9 mesi di vita potete leggere loro i vostri romanzi preferiti, poesie, fiabe e racconti.
Devono essere storie scritte apposta per i bambini? No, l’importante è che a voi piaccia ciò che state loro leggendo così che la vostra voce sia intensa e distesa.
Dovete leggere improvvisandovi grandi attori? No, l’importante non è leggere in dizione, ma con il cuore; quando leggete un testo che vi appassiona la vostra anima affiora sul bordo delle vostre labbra, le pause vi vengono naturali e il ritmo della vostra narrazione è perfetto e limpido.
E’ necessario che i bambini capiscano ciò che gli state leggendo? No, l’importante, con i lattanti, è la bellezza della nostra lingua, la radice sonora della vostra voce, il suono melodioso delle parole.
E gli albi illustrati? Certamente potete leggere anche albi illustrati, ma ricordate che nei primi mesi di vita la vostra voce è più suadente delle immagini. Chiaramente anche l’educazione visiva ha il suo peso e mano mano che la vista del neonato diventa più nitida, sarà per voi interessante e avvincente sottoporre al suo sguardo curioso alfabeti visivi ogni volta differenti. Tuttavia tengo a precisare che l’educazione visiva nella nostra società e nel nostro tempo è implicita in molti contesti educativi e non necessariamente tali, e maggiormente sostenuta rispetto all’educazione dell’orecchio.
Per i bambini valigia vi suggerisco anche di narrare nei momenti di attività fisica o quando li cambiate sul fasciatoio, per stimolare la loro attenzione e invogliarli al movimento (in genere sono bambini più pigri rispetto ai bambini zig-zag e scossa), di cantare loro belle canzoni ritmate sia scritte apposta per i piccoli o attinte dai principali cantautori italiani che più di altri hanno introdotto nelle loro melodie echi di vecchi canti popolari (per esempio Volta la carta di De Andrè o Alla fiera dell’est di Branduardi…). Potete anche recitare poesie o filastrocche in rima – anche in questo caso pescate da un repertorio sia per piccoli che per adulti – e intonare vecchie conte o canzoncine che sono certa colorano ancora i vostri ricordi.
Le illustrazioni del post sono opera di Marianne Dubuc.