Un piccolo indizio era già volato a “Le storie nuove” a Conversano dalla nostra amica libraia Maria Serena: una piuma colorata portata dal vento.
E’ mercoledì 19 Febbraio e fuori piove. Nadia Terranova sale in macchina, cappotto verde, cappello anni ’20 e calze a righe. Iniziamo a parlare e capisco subito che sarà un pomeriggio pieno di magia.
Arrivata a Radice-Labirinto ogni indugio tra noi scompare, e sotto le foglie dei potos ritroviamo la bella convivialità che nasce spontanea in un giardino i cui frutti e fiori sono i libri sulle mensole dei quali, io e Nadia, iniziamo subito a discutere.
Piove. Prendiamo un tè. Dico a Nadia che probabilmente non verranno molte persone, ma lei non è preoccupata. Le dico che per noi è importante non demordere, che poche persone sono già un buon terreno in cui gettare piccoli semi. Tornati in libreria troviamo Melissa e la sua mamma ad aspettarci. Melissa sta facendo una tesi sul costume presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e in estate presenterà i suoi abiti-albero, abiti-sentieri dove gli alberi sono quelli genealogici e i sentieri i ricordi di una vita. Bruno Schulz è stato per lei fonte d’ispirazione così come il libro di Nadia. Si siedono e iniziano a parlare, Nadia sulla poltrona, Melissa su uno sgabello e la mamma a gambe incrociate sul pavimento di legno Io resto in disparte e ascolto e un po’ mi commuovo perché qui dentro la luce è gialla e calda, l’atmosfera dolce e sospesa.
Sotto la pioggia arriva Graziella e con lei iniziano ad entrare le piume. Una la precede sulla soglia – Ce le ho dappertutto!- mi dice Graziella ridendo, poi sollevando il polsino del maglione mi fa vedere un mucchietto di piume rosse fitte fitte elettrizzate dalla lana.
Nadia e Graziella si abbracciano. -Farò del mio meglio- le dice Graziella.
Nadia è stata avvisata che il mercoledì pomeriggio è dedicato ai bambini dai 3 ai 5 anni e che oggi, insieme ai loro genitori, verranno ad ascoltare dalla voce di Graziella il libro di Bruno. Nadia è preoccupata.
Nadia si arrabbia se le dicono che il suo libro è difficile e non è adatto ai bambini delle elementari, ma quelli dell’infanzia, forse, sono troppo piccoli davvero. Concordo con lei, ma le dico che i genitori sono stati avvisati. Graziella è tranquilla, tra le mani tiene il libro di Orecchio Acerbo che ci pare stranamente gonfio. Mentre si gira per raggiungere la sedia per la lettura, dal libro esce una piuma, bianca. Cosa succederà?
Arrivano i bambini, si siedono. In tutto tre bambini di quattro anni, una neonata, un papà, una mamma, una nonna e Melissa con la madre.
C’è silenzio, attesa. Graziella accende tre lanterne di carta, inizia la musica e le parole cominciano a fluttuare nell’aria. Nei quindici minuti successivi non è si è sentito un respiro, volavano solo piume, bianche, rosse, dappertutto. La musica era perfetta, non una nota fuori posto, le parole si intrecciavano alla melodia e volavano leggere verso il pubblico che ascoltava a bocca aperta.
Il libro si chiude e in libreria c’è ancora silenzio. Nadia si alza e applaude e corre ad abbracciare Graziella. L’applauso risveglia il piccolo pubblico. I genitori cominciano a guardarsi intorno: ma i bambini? Ah ecco! Sono ancora lì. Ma come è stato possibile? Si chiedono. Cosa avranno capito? Non lo sappiamo. Discutiamo sulla difficoltà del libro e alla fine vince l’evidenza: la bellezza è per tutti.
Ogni bambino esce dalla libreria con una piuma, ma tante ne restano ancora.
Nadia parla a lungo con Graziella, le loro mani si muovono intorno al libro di Bruno dove per ogni pagina Graziella ha nascosto un tesoro. Nadia è affascinata e a tratti commossa. E’ ormai sera e non piove più. Nadia prima di uscire conserva tra un libro una piuma bianca.
Accompagno Nadia a visitare la Biblioteca per ragazzi “Il Falco Magico” di Carpi: Nadia vuole regalare ai bambini di Carpi il libro di Bruno acquistato in libreria. E’ strano vendere ad autore il proprio libro, ma dopo qualche titubanza accetto, costatando la grande umiltà e generosità che un simile gesto racchiude.
Nadia rimane affascinata dalla cura e dalla bellezza di questa biblioteca ragazzi dentro al castello. Daniele Righi ci fa da guida: il teatro di Luzzati, quello della luce, la mostra di Michele Ferri. Una biblioteca fuori programma e una libreria per l’infanzia unite dal volo di un bambino che di magie ne sapeva fare molte. E sulla soglia di entrambi questi luoghi, veri baluardi della cultura per l’infanzia, è rimasta una piuma, bianca, leggera.
Grazie Nadia.
3 pensieri su “Piume”
Sentivo che qualcosa era rimasto a fluttuare nell’ aria… Grazie Alessia per essere riuscita a raccontare con grande sensibilità questo momento così denso di emozioni e magia. Conoscere Nadia Terranova è stata per me un’ esperienza indimenticabile.
Ma la cosa più importante, di quel pomeriggio me l’ hanno data quei tre bambini. Sapevo che parole così grandi come quelle di Bruno non avrebbero potuto arrivare a quei bambini ma potevo provare a far loro sentire le emozioni che queste parole racchiudevano e loro le hanno sentite, mi hanno sentita. Grazie, Graziella.