Attilio Cassinelli, in arte solo Attilio, è un illustratore che tra gli anni ‘60 e ‘90 porta in Italia un segno nuovo, straordinario. In verità il suo modo di disegnare con quei tratti neri così decisi intorno ai suoi personaggi, con l’essenzialità delle forme che pure riuscivano a trasmettere perfettamente i sentimenti di bambini e animali, i libri di Attilio ci riconducono ad un altro grandissimo illustratore che, oltre confine e più precisamente in Olanda, stava esplorando il minimalismo in illustrazione: Dick Bruna.
Come Dick Bruna, anche Attilio Cassinelli inizia la sua carriera come grafico e questo non è un particolare poco irrilevante per cercare di capire la sua opera. Anche se l’espressione dei personaggi di Attilio sembra immutabile, i suoi animali e i suoi bambini ci comunicano una grande vitalità.
Così dopo anni di assenza dal mercato editoriale, Attilio ritorna con una nuova collezione di fiabe per piccolissimi disegnata ad hoc per Lapis edizioni. Ed ecco che avere tra le mani i suoi libri riporta alla memoria dei suoi ex piccoli lettori l’immagine di un’infanzia illustrata, giri in bicicletta, e libri serbati con cura. Anche Dick Bruna aveva ridisegnato la fiabe classiche (i suoi libri però non sono stati tradotti in Italia) e sarebbe davvero interessante un confronto tra questi due grandi illustratori su un tema tanto appassionante come il fiabesco; tuttavia non è questa la sede per una simile analisi, ma possiamo osservare quanto sia sorprendente che le fiabe possano non snaturarsi se pur ridotte ai loro minimi termini. Certo, bisogna trattarle con molta cura e avere uno sguardo talentuoso…ma è talmente forte l’iconicità dell’immagine fiabesca nella nostra immaginazione che se pur abitata su un foglio bianco anche per mezzo di un solo tratto nero, se la si maneggia con estremo rispetto, come nel caso di Attilio, la fiaba continua a rimandarci scenari vividi e atmosfere potenti.
La gallinella rossa così come Riccioli d’oro o Il Principe ranocchio (per ora sono usciti per Lapis sedici titoli, tra fiabe classiche e non) nell’interpretazione di Attilio risultano evocative anche per il lettore adulto; ed essendo fiabe, quindi forti nella parola – non c’è fiaba senza una voce -, hanno anche il pregio di riportare nel libro cartonato un piccolo testo, considerando che il testo in un libro cartonato, di solito, è considerato pleonastico o tutt’al più, se presente, risulta estremamente didascalico: sotto la mela ci sarà scritto “mela”, sotto alla mucca “mucca” e così via.
Bene dunque avvicinare i bambini anche di pochi mesi al repertorio fiabesco e alla cantilena di una voce che legge e rilegge. La fiaba vive nella ripetizione, nel suo estremo bisogno di memi (ovvero di unità mnemoniche) forti che si aggancino come telline alla scoglio della fantasia dei bambini. E in questo senso le illustrazioni di Attilio sono perfette: bidimensionali, nitide, definite.
Una chiave di lettura, questa che vi offro, che vale per tutta la collana dei cartonati che la casa editrice Lapis ha affidato ad Attilio Cassanelli. Ci sono infatti altri titoli oltre a questo che vi presento e sono tutti ordinabili alla mail acquisti@radicelabirinto.it .