La poesia è un brutto affare.
Per qualche strano scherzo del destino, ci siamo convinti che la poesia non sia per tutti, che sia roba per chi il mondo lo capisce o al contrario per chi non lo capisce affatto. E’ roba di parafrasi, ricerca sul dizionario, parole mandate a memoria. Oppure è roba da bambini: le rime, i giochi di parole, i buoni sentimenti, le stagioni…
L’adolescenza è una terra di confine. E qui sta l’intuizione straordinaria di Chiara Carminati.
La sua raccolta di poesie – nelle tasche dei jeans – inizia con una poesia manifesto
Odio la poesia
perché è un insieme
di rime sceme
la odio quando spreme
il succo alle stagioni
il sangue agli ideali
i nomi alle emozioni
la poesia del genere
che spegne le parole
in cuori posacenere
Odio la poesia
che mi indica col dito
perché sono lo stupido
che non ha capito.
In quanti di voi credono di odiare la poesia? Posso farvi cambiare idea… leggete la mia recensione qui https://www.radicelabirinto.it/viaggia-verso-poesie-per-le-tasche-dei-jeans/